La normativa sull'uso personale della cannabis
Sospeso dal Tar del Lazio il decreto del Ministro della Salute
Id Article:
10654
date
16 Marzo 2007
Con l'ordinanza emessa nella giornata di ieri, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha sospeso il decreto firmato dal Ministro della Salute Livia Turco, entrato in vigore nel novembre 2006, nell'ambito del quale era stato innalzato
il livello quantitativo di cannabis per uso personale, da 500 milligrammi ad 1 grammo, al di là del quale sarebbero scattate le sanzioni penali.
Questa mattina, la decisione del Tar è stata oggetto di un vertice fra ministri sul tema della droga. Una riunione alla quale hanno preso parte tutti i ministri competenti, tra i quali il Ministro della Famiglia Rosy Bindi, ed il Ministro per la Solidarietà Sociale Paolo Ferrero.
All'origine della sospensiva,
il ricorso presentato il 17 gennaio dal Codacons ed accolto dal Tar il giorno successivo, che aveva ritenuto convincenti le determinazioni contenute nella perizia tecnica depositata dal Prof. Settimio Grimaldi del CNR.
La principale ragione che aveva spinto il Codacons a presentare il ricorso, come più volte dichiarato dal Presidente
Carlo Rienzi, era stata “la volonta' di tutelare i più deboli e soprattutto gli adolescenti che possono accostarsi all'uso della cannabis per presunti motivi di disagio”.
“Elevare il quantitativo di dose lecita per il consumo personale”, affermava sempre Rienzi, “non è la soluzione migliore, perché rischia di far disperdere le capacità di apprendimento dei ragazzi. Il periodo dell'adolescenza è quello della formazione della personalità, e, a prescindere dagli effetti collaterali negativi sulla salute, il consumo frequente di cannabis potrebbe influire negativamente sui risultati scolastici, e favorire l'insorgenza di crisi e di disturbi ancor più gravi dopo i 20 anni”.
Inevitabilmente, la decisione di ieri da parte del Tar del Lazio, non potrà che accelerare il dibattito politico in materia di lotta alla droga.
Massimo Pelliccia